lunedì 5 dicembre 2016

Noodles in UK

Ci provano, gli inglesi, ci provano eh.
Ma il cibo non lo sanno proprio fare. Non è questione di preparare un piatto.
Preparare un piatto dico, usando materie prime tipo cipolla, sale, olio.
Quello lo sanno fare tutti, forse.

Dalla base dico, che neanche al supermercato.
Noodles o la morte per starvation.


domenica 4 dicembre 2016

Contraddizione & Carrot Cake

Lo dico da almeno un anno, quasi due. Da quando sono stata in Canada.
Lo dico da quasi due anni che io voglio passare tutti i miei giorni in Italia perchè l'Italia è bella perchè è casa mia, perchè mi piace, perchè ci lascio cuore e amici e famiglia, perchè in Italia si mangia bene, perchè so esattamente cosa comprare al supermercato, perchè sono tradizionalista e abitudinaria e mi piace vedere i colori del crepuscolo mentre si rincorrono sul mare Adriatico.
Lo dico da quasi due anni ma, come da copione, sono abituata a fare il contrario.
Voglio questo quindi faccio altro.
Che poi l'altro non è neanche male.
Avevo anche detto che non volevo piu' stare in un laboratorio ma ho concluso che fuori da un laboratorio non avevo identità e sono tornata sui miei passi.
Insomma, me ne sono andata di nuovo e sono venuta qui in UK. Un posto strano fatto di italiani piu' che di inglesi, un posto dove i tramonti sono spettacolari, quelle poche volte che le nuvole non coprono il cielo.
Un posto fatto di cibi pronti e caffè instantaneo ma anche di carrot cakes gluten free e vegane che, vi dirò, non sono niente male.

Contraddirsi, tutto sommato, non è tanto male.

domenica 3 luglio 2016

Nella mia borsa: Chiedi alla polvere, John Fante

Amici, 
 oggi vi scrivo in pillole un po' per farvi compagnia un po' per guarirmi. La parola scritta resta ancora la mia preferita e in testa ci sono molti progetti che si affollano, fuori dalla testa c'è la vita reale ma quello è un problema secondario.
Nella mia borsa c'è un libro di John Fante, Chiedi alla polvere.
John Fante è un compaesano o meglio, lo era suo padre.
John Fante ha origini abruzzesi, è nato a Denver ma suo padre apparteneva alla stessa terra che calpesto anche io. A volte, mentre leggo Chiedi alla polvere, ritrovo, nella scrittura di Arturo Bandini, un qualcosa che mi ricorda Hemingway e che mi fa instantaneamente innamorare di lui.
Ecco, è cosi' che io mi sono innamorata di Arturo Bandini e di John Fante o di entrambi contemporaneamente considerando il fatto che, insomma, sono la stessa persona.

Qui in Abruzzo, dal 2006, ogni anno in Agosto si tiene un festival in onore di John, è un festival letterario intitolato: Il Dio di mio padre. Festival letterario dedicato a John Fante.

http://www.agendalugano.ch/events/26260/reading-john-fante


Se avrete modo di partecipare come spettatori a questo festival che si tiene a Torricella Peligna in provincia di Chieti, avrete l'occasione di entrare in contatto con scrittori in erba alle prese con le loro prime opere.


Avete mai letto un libro tanto bello da non volerlo finire?
Sapevate che il secondo album del Lost Brothers, datato 2011, si intitola So long John Fante?



Ascoltatelo su bandcamp.


lunedì 6 giugno 2016

Facciamo che ci rivediamo tra poco?

Amici,
 non sono morta, non sono sparita, non ho perso la parola, ho ancora il pieno utilizzo dei miei pollici, non ho abbandonato i social e il blog per vivere la vita vera, non sono uscita fuori dalla mia comfort zone, sono semplicemente diventata una persona noiosa che mette da parte i propri interessi e le passioni per delle cose urgenti e pratiche.
Non ho perso tempo leggendo l'oroscopo, non mi sono innamorata e non sono scappata a Las Vegas per sposarmi, ho fatto l'autostop, quello si.
Mi sono persa nei testi di molte canzoni, le ho odiate e poi sono tornata ad amarle, ho guardato gli stessi film molte volte e ho progettato almeno tre viaggi a partire da Luglio e a finire mai.

Mi sto scegliendo una ricompensa, una gratificazione in quanto a questa sciupona faranno l'upgrade tra qualche giorno e potro' andare in giro con un biglietto da visita con sopra scritto PhD.
Quando ero piccola dicevo a tutti che volevo fare la scienziata. Ovviamente, mi manca ancora molto per esserlo ma -voi lo sapete meglio di me- che mi piace quando porto a termine qualcosa.

Facciamo che ci rivediamo tra poco?

sabato 5 marzo 2016

Come migliorare l'umore Vol. 2

Oggi vi racconto cosa fare per migliorare l’umore, per combattere la noia o meglio combattere la negatività.
Esistono momenti nella nostra vita in cui non ci sentiamo proprio al meglio, molto spesso questi momenti arrivano a ridosso di grandi cambiamenti o grandi decisioni o semplicemente a causa del cattivo meteo.

Ultimamente ho sperimentato su me stessa dei terribili sbalzi d’umore, di quelli che fanno aggrottare la fronte e creano simpatiche rughe incipienti. Ecco, siccome mi sono ripromessa di dire no al cattivo umore, eccomi qui ad elencare qualche buona pratica per promuovere un po’ di positività. Sto parlando come una santona, ne sono cosciente.
Innanzitutto, l’umore cambia in positivo quando decidiamo di circondarci di quelle cosiddette cose belle che ci piacciono tanto.
Pensate a quello che vi rende felici, pensate a cosa vi aiuta a combattere la noia, a migliorare la vostra giornata, le cose che vi strappano un sorriso.

 http://livkul.com/best-40-quotes-on-life/



-Cibo: dicono che la cioccolata faccia dei miracoli sull’umore –ed è vero- ma anche l’idea di  mettersi a fare pancakes a ogni ora del giorno e della notte

 http://livkul.com/best-40-quotes-on-life/
-Musica: la musica ha il potere di modulare ed enfatizzare i nostri stati d’animo, ci fa star male se vogliamo star male e ci esalta nei momenti di gioia, usiamola! Voi poi lo sapete che io sono una grande fan delle playlist, sarà il caso di farne una per un buon incoraggiamento al buon umore? Per esempio, tempo fa, Cinzia di A casa di Cindy ne aveva fatta una per scacciare l’ansia.

-Libri e film: non c’è cosa migliore che affidarsi alle parole e alle vicende dei nostri “amici” di sempre. Io, ad esempio ho una grandissima amica che si chiama Julia Roberts

 http://livkul.com/best-40-quotes-on-life/


-Allontanatevi dal pc e dai social, lo scrolling down è la cosa peggiore per un umore altalenante. Tale attività spegne il cervello e ci lascia a corto di input. Se proprio volete stare al pc allora siate creativi, fate attività che vi possano ispirare, andate alla ricerca di album sconosciuti o della storia della vostra canzone preferita,  fate un carico di “bello”.

-To walk! Prendi il tuo miglior amico o la tua migliore amica o tutti e due insieme oppure prendi te stesso ed esci,  non è mai una cattiva idea mettere il naso fuori casa, specialmente perché non sappiamo mai chi potremmo incontrare.

 http://livkul.com/best-40-quotes-on-life/


-Fatevi un regalo, non c’è niente di meglio da fare, per migliorare e cambiare in positivo il proprio umore, di una buona e sana auto-gratifica.  Io dico si, compratelo quel paio di scarpe.

Ora, per valutare se i miei consigli sono stati buoni, vado a metterne in pratica un po’ così vi dico se funzionano. Voi, dal vostro canto, suggerite quanto potete, che il buon umore è contagioso e se siamo in tanti è anche meglio!

domenica 14 febbraio 2016

Sketches from..

Da quando ho smesso di scrivere sono successe molte cose.
Di queste molte cose ne prendo solo tre di cui vi parlerò copiosamente prossimamente.

1- Sono stata a Porto e ho riabbracciato un amico che non vedevo da anni, ho mangiato bacalhau cum nata, pastel de nata, ingerito millilitri di Porto e Gin-Porto, la versione portoghese del Gin Tonic.

2- Sono stata a Paris, ho scalato la Tour Eiffel e spiato le coppie che brindavano sulla punta illuminata della torre scambiandosi promesse che spero manterranno, ho chiesto trois croissant in una boulangerie e ho avuto un incontro ravvicinato con Oscar Wilde ed Ernest Hemingway.






sabato 2 gennaio 2016

Mipiacequando: 4 film per cuori molli

Cari amici, 
Buon Anno, che questo 2016 possa essere sfavillante.
Oggi comincio questo post premettendo che è dedicato agli eterni romantici, quelli che vivono nei testi delle canzoni, che si vedono dipinti nei personaggi dei film che passano a Natale. Quelli che si emozioniamo davanti alle coincidenze.
Tutto gira attorno allo scorrere del tempo, che, mettetela come volete, a volte è tanto terribile quanto sorprendente.
Il periodo di vacanza che stiamo attraversando ci permette di approfittare un po' del tempo libero e sederci, passare un po' di ore facendo quello che ci piace, stringere mani, e arraffare bicchieri, masticare intensamente e sorridere assai, ridere perhaps.
Io, che sono la prima a dire di vivere in un film, mi sentiro' libera di consigliarvene alcuni. La mia nuova personalissima linea di comfort movies, come i vecchi tempi di quanto io scrivevo ed ero piu' giovane ed ero molto piu' dedita al random, il mio amato random, di quanto sia adesso.

1-Before sunrise: i due giovani Jesse e Celine (Ethan Hawke e Julie Delpy) si incontrano per la prima volta su un treno diretto a Parigi, dopo qualche ora di conversazione, Jesse convince Celine a scendere con lui a Vienna per passare tutta una serata insieme. Tutto il resto è magia. La storia che ognuno di noi si è augurato di vivere almeno una volta nella vita.



2-Before sunset: i due giovani Jesse e Celine, dieci anni dopo.


3-Before Midnight: i due, non piu' giovanissimi, Jesse e Celine vent'anni dopo il loro primo incontro.


4-What if (the F word): questo movie è ambientato nella mia Toronto e, diciamocelo, il motivo per cui l'ho visto è stato principalmente quello di riassaporare almeno con gli occhi quelle strade e quei profili. La storia è quella di Wallace e Chantry (Daniel Radcliffe e Zoe Kazan), i due si incontrano ad una festa e scoprono di avere molto in comune, nasce una fantastica amicizia, il resto è spoileeeer! Una storia che ho sentito molto mia (ndr).



Dunque, io mi fermo qua, vi lascio pensare a come questo cuore si sia ammorbidito, considerando le scelte che ho fatto. Diventerà il vostro cuor piu' morbido?


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